Gentile dott. Franolich,
ringrazio per gli aggiornamenti in merito al Verbale del lontano incontro delle Associazioni Venatorie. Non mi stupiscono i comportamenti documentati di storici avversari dell’unità.

La discussione sulle prospettive è offuscata da ambiguità. Altro che la dichiarata rappresentanza unitaria utile nei rapporti istituzionali! I documenti testimoniano altro. Gli incontri in Parlamento, quando comunicati dall’allora “Cabina” hanno visto anche posizioni diverse se non si partiva da testi FIdC/Armieri; Regioni, ATC e CA che sono Istituzioni fondamentali per la caccia sono dimenticati per “interessi”, di certo, non dei cacciatori.

Riterrei un errore, invece, che al confronto voi non ci siate per arrendervi alle “provocazioni” conseguenti a reiterati arbitri consentiti dall’attuale, voluta assenza di regole (statuto) che disciplinino le relazioni, cosa corretta anche ai sensi di legge.

Si curano così le prospettive dei cacciatori? Non pare neppure a questi. Mi permetto di dirti che sarebbe sbagliato abbandonare o non proporre il “confronto” tra Associazioni venatorie.

Certo non più riservato. Alimentiamo costantemente la conoscenza e il giudizio dei cacciatori, delle aziende faunistiche degli ATC e dei CA. Sconfiggere gli “opportunismi” è possibile, divulgando la conoscenza.

La “vaccinazione” contro il virus della secretazione di “verbali” di riunioni i cui contenuti – che non si possono conoscere all’esterno esistono – sono incontri in diretta streaming, audio registrazioni che tutti possono ascoltare. Isolare quanti di “beghe” sopravvivono è vincente.

I produttori di armi e munizioni fanno un altro mestiere e si incontreranno ogni qual volta e se interessati e utili alla gestione della “caccia”. Si ascolterà il loro autonomo pensiero superando lo sterile “gioco di sponda”.

Essere Associazioni ce lo impone.

L’EPS, in parte anche direttamente interprete dell’agricoltura, nella “partita” è indispensabile tanto quanto e più di altri. Le proposte di privatizzazione che sono delle organizzazioni del mondo agricolo tutto e di Associazioni venatorie che, così, gestiscono in Trentino, possono essere superate in una pratica realizzazione di caccia sociale ed integrata nelle percentuali di legge riconoscendo il ruolo produttivo degli agricoltori, già previsto in legge.

E’ grave non discutere con sincerità di questi temi, peggio è la manipolazione strumentale.

L’impegno dell’Eps non è limitato al numero dei soci cacciatori come qualcuno vuol far credere, ma alla capacità di rapporto con gli Istituti Faunistici privati quando più attenti alla ricchezza del patrimonio naturale al quale possono concorrere. Per i fagiani del “sacco” di una caccia più consumistica dovrebbe portare più vergogna l’Associazione che dirige più ATC e CA e che fa pagare alla gestione ripopolamenti sterili, acquisti di cassette, ceste di animali che di fauna selvatica non hanno neppure gli antenati.

Lasciamo in “fallaci fortini” quei ceti dirigenti che si sono fatti volentieri assediare in autotutela di se stessi. Lasciamo a loro la “riservatezza” per non coinvolgere i soci.

La vostra interlocuzione attiva per le competenze scientifiche maturate è riferimento formativo grazie alla Scuola Forestale Latemar che è realtà culturale e scientifica, alternativa ai “cantori”   – a loro dire – con importanti costi.

La vostra formazione è spesso positivamente integrata con le esperienze di URCA, Associazione ambientalista saggiamente autonoma (salvo profittatori esterni).

I cacciatori, utenti che pagano “bollette” associative come “salate” tasse, non sono nella mia cultura e, credo, neppure nella tua.

I soci, gli iscritti, di norma vogliono contare …e questo ad altri fa paura. Sono a dirti che sono pronto a collaborare ad iniziative che aprano porte e finestre di questo mondo, che portino aria nuova, il vento che necessita alle vele della lunga traversata, per tornare a vincere.

La mia tessera di cui sono orgoglioso, non è la tua di cui sei, giustamente, altrettanto orgoglioso, ma questo non mi impedisce, personalmente di lavorare con te per una concreta  prospettiva, migliore di quella che non vogliono proporre altre  Associazioni. La “Cabina del bla…bla” è in soffitta. Torniamo ad unire energie per la vita della caccia.

Con stima ed amicizia

Osvaldo